Mozione dell’Assemblea di Facoltà del 3 novembre 2008

L’assemblea
della facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo – dopo due
settimane di mobilitazione contro la politica dell’attuale governo –
ribadisce la più netta opposizione a questo esecutivo, alla sua
politica sociale e ai suoi provvedimenti in materia di scuola e di
università.

Ribadisce
come obiettivi immediati del movimento il ritiro della legge 133 e
dell’ex DL 137.

Si
condannano con forza le ormai tradizionali strumentalizzazioni
fasciste di una grande mobilitazione di massa.

L’antifascismo
che muove una mobilitazione come questa, che prova a difendere il
sistema pubblico e collettivo di garanzie e di diritti, viene
ribadito come pregiudiziale e fondamentale caratteristica unificante
del movimento.

Ancora
una volta il braccio armato neofascista diventa strumento di
infiltrazione e di attacco di una mobilitazione di massa e dal basso,
utilizzato da poteri dominanti con la diretta e attiva responsabilità
delle forze dell’ordine.

Si
sostiene con forza l’aumento massiccio dei finanziamenti al sistema
di istruzione e formazione, destinandogli le ingenti risorse che da
anni supportano criminali sforzi bellici e aggressioni militari in
giro per il mondo, oltre che tutti i fondi che sostengono
l’ipertrofico sistema politico italiano. Non è pensabile che
politici super pagati vengano a fare la paternale sugli sprechi del
malridotto e sottofinanziato sistema di ricerca e di istruzione.

Una
società che spende in strumenti di morte e di distruzione, oltre che
in parassitari mantenimenti di élites di potere, tagliando invece in
studio, formazione e ricerca, esprime la decadenza e il declino
verso cui si sta avviando.

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